Il contributo, in una prospettiva relazionale, si propone di approfondire come la percezione soggettiva della persona dal punto di vista del suo sesso, d’essere maschio o femmina o in una posizione ambivalente, è il risultato di un personale percorsodi elaborazione che parte da molto lontano, anzitutto da quanto essa eredita a livello genetico e del proprio corpo dalla madre e dal padre tale da orientare il suo sviluppo verso la realizzazione dei fini stabiliti dall’evoluzione della specie umana per la sessualità. Si tratta di un itinerario nel quale la persona, appunto, proprio a partire dal sesso biologico, nel tempo, in dialogo con il contesto familiare, gli altri significativi (pari, inseganti, partner, ecc.) e gli stereotipi sessuali offerti dalla cultura giunge a delineare il proprio modo di sentirsi. Tra le varie identità di genere sarà dato più spazio allo sviluppo di quelle eterosessuale ed omosessuale, numericamente più presenti.